A pochi giorni dall’inizio della primavera, è finalmente arrivato il momento di pensare agli indumenti giusti per tornare in sella alla propria bicicletta. Paradossalmente scegliere l’abbigliamento per andare in bici in primavera è più complicato che vestirsi per affrontare il freddo dell’inverno.
Un conto è indossare indumenti termici che offrono una massima protezione termica; più complicato studiare il giusto outfit per non subire il freddo delle ore mattutine e il caldo delle ore centrali del giorno, quando le temperature si innalzano anche di parecchi gradi. Sicuramente è fondamentale scegliere tessuti traspiranti che, quindi, abbiano la capacità di regolare in modo corretto la temperatura corporea, assorbendo il sudore e facilitando la naturale evaporazione garantendo freschezza, protezione e comodità per tutta la durata dell’esercizio fisico.
La scelta dell’abbigliamento bici primaverile non dovrebbe partire dal modello o da una scelta estetica – anche se l’occhio vuole sempre la sua parte – ma dalla qualità del tessuto.
Per aiutarvi nella selezione, ecco quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere un tessuto sportivo di buona fattura:
I nostri tessuti sportivi sono concepiti per garantire la conformità di tutte queste caratteristiche tecniche. Lavoriamo per realizzare capi all’avanguardia. Ottimi i tessuti trattati DWR – Durable Water Repellent, capaci di offrire ai nostri clienti i migliori tessuti water repellent per il ciclismo.
Certo, poi anche la sensazione sulla pelle fa la differenza: per questo abbiamo creato il nuovo tessuto Revolutional Teddy di Carvico, che ha una mano particolarmente soffice e liscia, è ultrapiatto, resistente al pilling e ai raggi solari (UPF 50+).
Ricorda di indossare intimo termico per ciclismo anche in primavera
L’intimo per la bici è uno dei componenti principali dell’outfit per un ciclista: si tratta infatti della parte di vestiario direttamente a contatto con la nostra pelle. È bene ricordare che per intimo intendiamo maglie e canotte termiche: boxer o slip non vanno proprio indossati sotto i pantaloni e le salopette da ciclismo, poiché le cuciture e lo sfregamento tra i tessuti potrebbero provocare delle abrasioni o irritazioni della pelle.
Dato che l’intimo termico, dalle canotte sportive alle maglie traspiranti in rete, è lo strato che si frappone tra la nostra pelle e il resto dell’abbigliamento, deve essere realizzato con materiali ipoallergenici.
Accessori ciclismo in primavera: dal sottocasco ai copriscarpe più adatti
Gli accessori sono il completamento naturale dell’abbigliamento bici primaverile: oltre a intimo, pantaloncini o salopette e maglie, la differenza nella tua prestazione sportiva è data anche da gilet, mantelline e copriscarpe. A un occhio inesperto possono sembrare questioni di poco conto, un di più se vogliamo, ma non è affatto così.
Manicotti e gambali possono essere la giusta via di mezzo tra l’outfit estivo leggero e l’abbigliamento pesante invernale: indossandoli a inizio allenamento sarai protetto durante la prima parte della tua uscita, quando le temperature sono ancora rigide. Non appena la temperatura si scalderà, li potrai togliere.
Un discorso simile vale per i copriscarpe in tessuto per bici: non è più il momento di indossare quelli pesanti invernali, ma nemmeno è il caso di rinunciarvi del tutto. Puoi allora scegliere copriscarpe leggeri realizzati con un tessuto più sottile.
È importante dotarsi di gilet antivento per bici in modo da potersi proteggere nelle giornate particolarmente ventose o fredde; lo stesso vale per le mantelline antipioggia da bici che in questa stagione è sempre bene avere con sé per fronteggiare un improvviso cambio delle condizioni meteo. Utilissime sono anche le giacchine termiche da mezza stagione, per le quali l’ideale è utilizzare il tessuto Colorado di Carvico, che protegge dai raggi UV con fattore 50+ e veste come una seconda pelle.
Scegliendo i tessuti di Carvico potrai contare sui migliori tessuti per ciclismo in primavera: prestazioni ottimali e voglia di dare il massimo, nello sport come nel lavoro, sono nel nostro DNA da sempre.