Performance Evolution
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Una panoramica di un’azienda che negli anni è cresciuta fino a diventare sempre più un punto di riferimento a livello mondiale nel settore, grazie all’impegno costante, alla ricerca continua e all’inconfutabile qualità dei loro prodotti. Una realtà con una storia importante alle spalle, che guarda costantemente al futuro attraverso progetti innovativi e prodotti d’eccellenza, tutti volti in direzione della sostenibilità.

 

INTERVISTA

Stefano Eretti, Amministratore delegato di Carvico SpA, ci racconta i principali obiettivi per il nuovo anno di Carvico.

Nel 1962 siete stati i primi in Italia. Oggi, siete leader mondiali nella produzione di tessuti indemagliabili per il mondo dello swimwear, sportswear e outerwear. Carvico è simbolo di Made in Italy nel mondo. Quali sono gli ingredienti che vi hanno permesso di evolvervi, pur mantenendo la vostra identità?

Qualità, lungimiranza, ricerca. In sessant’anni siamo diventati leader internazionali nella produzione di tessuti elasticizzati indemagliabili e circolari.
Forti della nostra identità, abbiamo puntato, ribadisco, soprattutto sulla qualità dei nostri tessuti, investendo moltissimo nella Ricerca e Sviluppo. Questo ci ha permesso di creare articoli unici e vincenti, di anticipare i trend del mercato e le richieste dei nostri clienti.
Il nostro essere lungimiranti, ci ha portato nel 2001 ad aprire la prima unità commerciale in Asia. Precorrendo i tempi, ci siamo messi nelle migliori condizioni per competere con i colossi asiatici che da lì a qualche anno avrebbero stravolto lo scenario mondiale.
Il nostro segreto? Averci sempre creduto fino in fondo.

 

Quella di Carvico è una sostenibilità realistica, che coinvolge ogni anello della filiera portando risultati trasparenti e certificabili. Seppur la salvaguardia dell’ambiente sia un dovere per una green company, secondo voi, non è così corretto parlare di “impatto zero”. Perché?

Cerchiamo di lavorare in modo da avere un impatto minimo sull’ambiente, studiando processi produttivi e metodi rispettosi di tutta la filiera: dagli operatori al consumatore finale. Siamo onesti: non possiamo parlare di impatto zero. Quello che però, possiamo e dobbiamo impegnarci a fare quotidianamente è salvaguardare e proteggere questo mondo. Lo dobbiamo fare come aziende e come cittadini. Inutile ribadirlo, ormai è un dato di fatto.
Comunque, come “aziende responsabili” possiamo confermare che abbiamo programmato investimenti molto importanti in ambito ambientale, che troveranno attuazione nel futuro immediato.

 

Diversi i progetti internazionali ai quali Carvico prende parte per contribuire al modello di economia circolare del futuro. Ci racconti di “Healthy Seas a Journey from Waste to Wear”.

Dal 2016, sosteniamo Healthy Seas – a Journey from waste to wear, un’associazione non governativa che si occupa di recuperare le reti da pesca in disuso e soprattutto, quelle irresponsabilmente abbandonate in mare, trappole mortali per flora e fauna marina. Reti da pesca ma non solo, anche il fluff e il tulle sono materiali di scarto che possono essere rigenerati grazie a un sofisticato processo industriale di scomposizione fisico-chimico.
Ed è proprio da questi scarti che nasce ECONYL®, il filo di nylon rigenerato alla base di molti dei nostri tessuti, veri e propri fiori all’occhiello delle nostre collezioni, di cui Carvico e Jersey Lomellina sono esclusiviste mondiali per il mondo bagno.

 

Laura Colnaghi Calissoni, Presidente e Amministratore Delegato di Carvico, è stata inserita nella classifica delle 100 donne più influenti del 2021 secondo Forbes. Quanto valore viene dato dalla vostra azienda al tema della parità di genere?

La parità di genere è un processo naturale presente in azienda da sempre. Non abbiamo studiato metodi per garantire pari opportunità, ci siamo semplicemente basati sui nostri principi e sui valori nei quali crediamo. Abbiamo una Presidente donna e le posizioni di responsabilità sono molto spesso ricoperte da donne. Nelle nostre aziende, non è il genere a definire la carriera, bensì le competenze e il merito che ognuno ha.
In Carvico e Jersey Lomellina tutti i lavoratori godono di pari diritti ed opportunità di carriera.

 

2 Milioni di euro, l’investimento stanziato dall’azienda per accelerare il processo di digitalizzazione verso una produzione sempre più smart, automatizzata ed interconnessa. Carvico e Jersey Lomellina verso l’industria 4.0, può anticiparci i principali obiettivi del 2022?

Macchinari, software e processi produttivi in grado di rendere l’azienda più competitiva ed efficiente. Ciò non vuol dire ridurre il personale, ma affiancare la tecnologia alle persone, in un’ottica di riduzione dei costi, potenziamento della sicurezza e miglioramento dei processi industriali.
È un discorso che si lega anche al tema dell’ecosostenibilità. Da una parte il rispetto per l’ambiente, dall’altra quello per i lavoratori che devono sempre trovarsi in condizioni di lavoro ottimali e in sicurezza, durante tutto lo svolgimento delle proprie mansioni.
I nostri obiettivi per il 2022 sono quelli di continuare a crescere insistendo su ciò in cui abbiamo sempre creduto: affidabilità, qualità, creatività, sviluppo ed investimenti. Ma soprattutto dobbiamo farlo con entusiasmo e con la consapevolezza che lavorare in ambito tessile è un privilegio. Spesso questo settore non viene compreso come dovrebbe anche se, di fatto, rappresenta uno dei motori trainanti del nostro Paese.

 

Descriva l’approccio al futuro di Carvico e con 3 aggettivi.

Più che descrivere il nostro approccio al futuro, voglio sottolineare il nostro primo obiettivo: Migliorarci sempre, mai pensare di essere “arrivati” e come detto inizialmente, mai smettere di credere in quello che facciamo.

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